La tombola di Pentecoste 1931: curiosità dell’estrazione di 90 anni fa

di Andrea Soglia

Autorizzata con Decreto Prefettizio n. 6538 del 6 maggio 1931, lunedì 25 maggio 1931 alle ore 18,30 (o forse alle 19, come risulta dai programmi a stampa), in occasione delle Feste Centenarie della B.V. Immacolata, ebbe luogo l’estrazione della tombola di £ 3000 (in unico premio) a totale beneficio dell’Ospedale Infermi di Castel Bolognese.
Nell’archivio della Congregazione di Carità (o Opere Pie che dir si voglia) è rimasto conservato l’intero carteggio relativo a quell’edizione della tombola, inserita in un’edizione specialissima della Pentecoste, e ci sembra interessante riportare qualche curiosità e la cronaca dell’estrazione.
Non sorprenda che il ricavato della tombola fosse devoluto interamente in beneficenza. Era così per legge, e lo è stato fino a non moltissimi anni fa, e a Castel Bolognese, nell’organizzazione della tombola, subentrarono poi l’Ente Comunale Assistenza (E.C.A.), finché è esistito, e poi la Casa di riposo.
Le cartelle erano composte da 10 numeri (cosa che si è conservata, pure in questo caso, fino a non moltissimi anni fa) e venivano vendute a £ 2 l’una. Il regolamento è quello che abbiamo conosciuto in tanti. I numeri venivano dettati da chi acquistava la cartella e, in caso di errori (tipico il caso dei numeri “doppi”), c’era la possibilità di rettificare la cartella fino a poco prima dell’inizio dell’estrazione.
L’evento fu pubblicizzato massicciamente. Furono stampati 200 manifesti e 2000 volantini. I manifesti furono inviati per l’affissione a Faenza, Riolo Bagni, Casola Valsenio, Palazzuolo, Marradi, Brisighella, Fognano, Solarolo, Bagnara, Mordano, Massa Lombarda, Lugo, Bagnacavallo, Russi, Ravenna, Imola, Castel San Pietro, Borgo Tossignano, Granarolo Faentino, Cotignola, Forlì, Fusignano, Conselice, Alfonsine, Sant’Agata sul Santerno.
Fra le cose più interessanti conservate nel fascicolo del 1931 vi è l’elenco delle persone incaricate della vendita delle cartelle, i cosiddetti “prenditori”, che svolgevano la vendita non solo a Castel Bolognese (che era comunque il luogo centrale della vendita, specie durante la Fiera) ma in alcuni casi anche nei comuni limitrofi, già diversi giorni prima dell’estrazione. Mentre oggi i “prenditori” agiscono come volontari, all’epoca, invece, veniva concesso loro un aggio, che era del 5% a chi vendeva le cartelle in paese e del 10% a chi le vendeva fuori paese.
Fra i nomi dei “prenditori” si possono leggere quelli di alcuni bambini o ragazzini che poi sarebbero diventati noti in paese (e non solo): Pierino Moschetti, Paolo Liverani, Luigi Patuelli ed Edmondo Fabbri (questi ultimi due di appena 10 anni!)
I “prenditori forestieri” dovevano riconsegnare i registri non più tardi delle ore 16 del giorno dell’estrazione, mentre quelli del paese potevano continuare la vendita fino alle ore 18. In caso di mancata restituzione del registro, il numero sarebbe stato annunciato dal banditore e le cartelle annullate.
Il bilancio economico della tombola fu positivo e ci fu un buon ricavato da devolvere al nostro Ospedale.

Entrate
Cartelle vendute n. 3560 a lire 2 totale lire 7120
Offerte raccolte dagli esercenti e da privati a garanzia del buon esito della tombola £ 635
Totale entrate £ 7755

Uscite
Aggio ai prenditori £ 402,30
Tassa erariale £ 712,50
Premio pagato £ 3000
Spese sostenute, stampati, affissioni £ 939,45
Contributo offerta al Comitato Civile dei festeggiamenti £ 700
Totale uscite £ 5754,25

Utile £ 2000,75 versato all’Ospedale

L’estrazione avvenne alla presenza di Giulianini Pietro in rappresentanza dell’Intendenza di Finanza e Giustolisi Giuseppe applicato di P.S. in rappresentanza della Prefettura. Ci piace immaginare che i numeri fossero stati chiamati da Alfonso Borzatta, detto Lifonsi.
I numeri estratti furono i seguenti:
52-36-13-58-56-39-27-43-85-48-10-87-68-14-84-9-77-74-61-71-16
90-76-78-18-53-19-49-70-3-11-8-17-31-55-50-1-25-47-88-54-60-37

La cartella vincente fu la n. 66 del registro 29, venduta a Castel Bolognese dal “prenditore” Antonio Budini. La tombola fu fatta al 43° numero estratto e il vincitore fu il sig. Domenico Scardovi, presumibilmente di Castel Bolognese. Sì, di Castel Bolognese, perché ogni tanto, smentendo una tradizione un po’ diventata leggenda metropolitana, il vincitore della tombola è stato anche un castellano doc!

Contributo originale per “La storia di Castel Bolognese”.
Per citare questo articolo:
Andrea Soglia, La tombola di Pentecoste 1931: curiosità dell’estrazione di 90 anni fa, in https://www.castelbolognese.org

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