La ferrovia Castel Bolognese-Ravenna

Pochi mesi dopo la proclamazione del Regno d’Italia, Castelbolognese vedeva per la prima volta passare un treno attraverso i suoi territori: era il primo settembre del 1861. Veniva solennemente inaugurata, in quel giorno, la ferrovia Bologna-Forlì, primo tronco della linea Bologna-Rimini, inaugurata il 15 ottobre dello stesso anno. La stazione di Castelbolognese era diventata una realtà e la scalo del nostro paese stava per diventare uno dei più importanti d’Italia: due anni più tardi sarebbe stata inaugurata la Castelbolognese-Ravenna.

Negli anni che vanno dal 1800 al 1850, il canale Corsini e il porto di Ravenna furono varie volte sottoposti a lavori di rinnovamento e di ampliamento. Dopo i lavori di allargamento avvenuti nel 1839, il movimento portuale di Ravenna oltrepassò le 10.000 tonnellate. Importantissimi lavori, eseguiti tra il 1860 e il 1871 sotto la direzione dell’ingegner Baccarini, arrecarono al porto di Ravenna una tale importanza da divenire un nodo marittimo fra i più importanti dell’Adriatico. Fu in questo periodo che Ravenna fu collegata all’entroterra per mezzo della ferrovia. Vista la mole del traffico, si pensò di allacciare subito la ferrovia Bologna Rimini a Ravenna e di costruire una ferrovia transappenninica per rendere più agevoli le comunicazioni fra le regioni centrali e il porto di Ravenna. La progettazione della linea venne fatta in breve tempo: Ravenna veniva collegata a Bologna e alle regioni settentrionali passando per Castelbolognese; di qui, attraverso Riolo, Casola, Palazzuolo, Borgo San Lorenzo, la ferrovia doveva arrivare a Firenze. Castelbolognese, benché allora fosse un piccolo borgo, fu scelto perché era la più breve per una ferrovia che passasse anche da Lugo, che era già allora un mercato importante. Il primo tronco, Castelbolognese-Ravenna, fu approvato e costruito, mentre il progetto del tratto Castelbolagnese-Firenze fu abrogato, a causa della conformazione geologica dalla Valle del Senio. La ferrovia per Firenze fece poi capo a Faenza.

La stazione ferroviaria nel 1916

La stazione ferroviaria nel 1916

La stazione ferroviaria nel 1938

La stazione ferroviaria nel 1938

La Castel Bolognese-Ravenna

Il 23 agosto 1863 viene inaugurata la ferrovia Castelbolognese-Ravenna, con collegamento al porto. Con una grandissima festa i Ravegnani accolgono il primo treno della linea sul quale viaggiano i sindaci di Castelbolognese e di Ravenna, il Prefetto, il Provveditore agli Studi e, come rappresentante del Re, il Principe Eugenio di Savoia-Carignano. La Giunta Municipale di Ravenna fa caldo invito ad addobbare le finestre delle case con bandiere e luminarie; inoltre il Comune inaugura in quel giorno “nella città e nel teatro Alighieri la bella luce del gas”.

La ferrovia seguiva l’odierno tracciato ; i treni fermavano a Solarolo, a Lugo, a Bagnacavallo, a Russi, a Godo. L’orario comprendeva un viaggio di andata e di ritorno la mattina, e un altro il pomeriggio; le due coppie di treni erano in coincidenza a Castelbolognese con i treni per Bologna e per Ancona. Nel 1893 venne inaugurata la linea Faenza-Firenze; Ravenna fu così collegata con le regioni centrali. I treni da e per Firenze seguivano però un giro vizioso: arrivati a Castelbolognese dovevano retrocedere per Faenza, e di qui dovevano di nuovo retrocedere per Firenze. Si pensò di risolvere questo inconveniente collegando Faenza con Russi, e i lavori iniziarono nel 1912-13. La guerra li fermò. Durante il primo conflitto mondiale, la linea Castelbolognese-Ravenna subì un notevole traffico. La stazione di Ravenna fu bombardata e, insieme con lei, una parte della linea ferroviaria. Nella stazione di Castelbolognese invece si lavorava alacremente: le tradotte ferroviarie che pervenivano da Firenze, arrivavano a Castelbolognese; di qui partivano per Lugo, da dove proseguivano per Lavezzola, per Ferrara e per il fronte. Finita la guerra, la nostra linea subì un calo nella frequenza dei trasporti: nel 1921 vennero inaugurati i tronchi Faenza-Russi e Lugo-Granarolo. Da allora i treni da e per Firenze non toccavano più il nostro paese, ma passavano per Faenza.

L’epoca fascista ristabilì gli orari della linea; per garantire un servizio migliore, vennero istituite coppie di treni diretti da Ravenna per Bologna e viceversa. La seconda guerra mondiale non risparmiò certo la linea ferroviaria. Le stazioni di Castelbolognese e di Ravenna furono bombardate e l’intero tronco subì molti danni.

Il dopoguerra si apre all’insegna della ristrutturazione; la linea venne rinnovata nei binari (alcuni di essi recavano ancora il simbolo della Società Adriatica per le ferrovie) e nelle traverse; vengono ricostruite le stazioni di Castelbolognese, Russi e Ravenna, le rimanenti vengono restaurate. Nel 1955 viene inaugurata la fermata a Barbiano. Nel 1960, infine, la linea viene completamente elettrificata.


Per completare in modo esauriente la storia dei treni a Castel Bolognese, va in ultimo ricordato il grave disastro ferroviario accaduto nel 1962.

Interno della stazione nel 1900

Interno della stazione nel 1900

Interno della stazione nel 1910

Interno della stazione nel 1910

Paolo Grandi

Tratto da “Vita Castellana”, n.2, febbraio-marzo 1977

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