Benedizione dell’’orologio della pubblica torre

3 giugno 1786, sabato santo di Pentecoste

Nel 1786 fu collocato sulla torre un orologio a sistema italiano “e cioè colla divisione del giorno in un periodo solo, e col segnale delle ore a tocchi di campana, non da uno a sei, come nel sistema francese, ma da uno a dodici”. (1)

Riportiamo il relativo passo della seduta consigliare del 3 giugno 1786 : “… Si portò il molto rev.do signor don Paolo Andrea Camerini, arciprete coadiutore di S. Petronio alla pubblica torre accompagnato dal sacristano don Giulio Ortolani, ed entrati dentro nel camerino del publico orologio, fatto fabricare da questo Publico dal signor abate Giaccomo Careras ex gesuita spagnolo, quello lo benedisse vestito di cotta, e stola, e ciò seguì alla presenza degl’illustrissimi signori Francesco Sangiorgi, e Giuseppe Favolini, ambi consiglieri di questo Publico, assistenti li due donzelli vestiti in forma e dal signor don Michele Favolini, et altri”. (2)

(1) Il 23 settembre 1796 il Governo Repubblicano impose alla Magistratura l’innovazione dell’orologio pubblico, secondo il sistema francese.
EMILIANI, Sunto storico cit., fasc. M. cap. XLI, p. 17
(2) Campioni, reg. n.20, c. 12v.

La vetta della Torre con in primo piano l’orologio, così come appariva negli anni ’30. (Foto proveniente dal Fondo Pietro Costa, Biblioteca Comunale di Castel Bolognese).

Tratto da: La partecipazione del Consiglio Comunale alla vita religiosa di Castelbolognese (1469-1796) / Tesi di Laurea di Maria Merenda. Bologna: Anno Accademico 1973-74. (In testa al frontespizio: Università degli Studi di Bologna, Facoltà di Magistero, Corso di Laurea in Materie Letterarie.

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