Di: paolo grandi

paolo grandi — Wed, 04 Oct 2023 22:26:58 +0000

La prima foto in bianco e nero mostra sulla sinistra la casa in cui abitavano i miei nonni: Pasquale Zannoni ed Amelia Gianandrea. Il grande portone, pedonale (attraverso un’angusta porticina) e carrabile aveva la sua origine dal fatto che prima di loro in quella casa ci abitava un birocciaio e quello era il “garage” del biroccio e dell’animale da traino. Nonno Pasquale aveva la passione del vino che acquistava, tagliava e commerciava. Entrando lì per tutto l’anno c’era odor di vino. Sopra alcune scansie erano conservate le damigiane. Passato il grande locale c’era la scala che portava all’appartamento e poi la “camarazza” ove il vino veniva imbottigliato. Seguiva il cortile in comune con la casa di mia zia Romana Zannoni.
Quella casa fu demolita e ricostruita da mio cugino Giovanni Sgalaberni e signora, mi sembra negli anni ’80. Costruttore fu l’impresa solarolese di Almerighi Valvert nella quale lavorava mio suocero Paolo Montefiori. Eh sì, il mondo è piccolo…
Ma in Via Amonio esistevano addirittura due fontane. La prima era addossata al muro del palazzo delle “Cortacce” e forse prendeva acqua da un pozzo perchè per estrarla v’era una pompa a mano che dovevi manovrare anche con una certa forza. Una seconda fontana, allacciata con probabilità alla rete pubblica era invece nell’angolo in fondo ed era una normale fontana da giardino in ghisa.

Di: Agostino Rossi

Agostino Rossi — Tue, 03 Oct 2023 17:23:44 +0000

Grazie Andrea per questa ennesima e preziosa testimonianza, condita, come spesso ti capita, di quella nostalgìa che sa rendere la storia che racconti la Nostra Storia…

Commenti a: La “repubblica indipendente delle Cortacce”

Di: paolo grandi

Di: Agostino Rossi