L’Unione Sportiva Castel Bolognese, il ciclismo “eroico” e la coppa Val Senio dal 1912 ai giorni nostri

a cura di Andrea Soglia

Ore 5 circa di domenica 16 maggio 1909. Da Castel Bolognese stanno transitando i corridori del primo giro ciclistico d’Italia. E’ questa la seconda tappa (la Bologna-Chieti di Km. 375 vinta da Cuniolo) della più grande manifestazione ciclistica nazionale alla sua edizione numero uno.
Dentro al paese ai bordi della via Emilia, una piccola folla più per curiosità che per scopo di “tifo”, è così radunata a quell’insolita ora mattutina per vedere quei “matti” sulle due ruote.
Sta di fatto che quel passaggio dei “girini” — malgrado l’indifferenza palesata allo scarno annuncio della corsa — sollevò in paese una ondata di entusiasmo sulle ali del quale venne fondata a Castel Bolognese l’Unione Sportiva.
Ne furono promotori Amos Bargero (1880-1946), Angelo Biancini (1872-1950), Giacomo Bosi (1884-1965), Enzo Brunetti (1893-1922), Tomaso Montevecchi (1875-1936), Giovanni Piancastelli (1892-1917), Francesco Santandrea (1893-1969), Mario Santandrea (1891-1994), Franco Tosi (1895-1968) e Aurelio Villa (1895-1970).
La nuova Società si interessò quasi esclusivamente di ciclismo e di turismo, organizzò gare, controllò passaggi di corridori e fu collaboratrice preziosa nel “raid” aereo 1911 de “il Resto del Carlino”.

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Eccezionale fotografia che ritrae alcuni membri dell’Unione Sportiva Castel Bolognese al seguito del Giro di Romagna del 1911. Siamo alle porte di Lugo. Al volante della sua Diatto, Angelo Biancini (Angiulita d’Bartulmì) coi baffi bianchi di polvere. Vicino a lui Strazza, fotografo della Stampa Sportiva di Torino; con gli occhiali scuri e seduto su una latta di benzina Mario Santandrea; Italo Biancini; Luigi Ganna di Varese, vincitore del 1. Giro d’Italia 1909, caduto mentre era nel gruppo di testa, con una vistosa ferita alla tempia destra, ha uno pneumatico a tracolla. Sul predellino la sua bicicletta (una Atala)


La prima edizione della coppa Val Senio

La gara più importante organizzata dalla U.S.C.B. fu la “Coppa Val di Senio”, svoltasi il 25 agosto 1912 sul percorso Castel Bolognese, Solarolo, Lugo, Alfonsine, Bagnacavallo, Faenza, Castel Bolognese, Imola, Riolo, Palazzuolo, Riolo, Castel Bolognese per un totale di 160 km. Gli iscritti, per un totale di 40, comprendevano oltre a ciclisti locali molti ciclisti professionisti di elevata fama. I partenti effettivi furono 33 e gli arrivati 20. All’elenco dei partecipanti, pubblicato su Il Lamone del 25 agosto 1925 e qui trascritto (non si escludono alcuni errori nei cognomi, ndr), si aggiunse, probabilmente all’ultimo momento, Costante Girardengo, il futuro Campionissimo:

1) Sirilli Aurelio, Ravenna; 2) Tampieri Antonio, Solarolo; 3) Zoli Romeo, Faenza; 4) Drei Francesco, Riolo; 5) Zanchetta Gino, Padova; 6) Amedei (i.e. Amadei) Primo, Castel Bolognese; 7) Pagnoni Bruno, Alfonsine; 8) Dradi Fedele, Alfonsine; 9) Barlottini Assuero, Verona; 10) Fabrizi Alberto, Bologna; 11) Geminiani Giovanni, Lugo; 12) Calderoni Giovanni, Lugo; 13) Casadio Aderito, Lugo; 14) Farina Antonio, Sant’Agata; 15) Cantoni Antonio, Imola; 16) Cantoni Armando, Imola; 17) Agostoni Ugo, Milano; 18) Ricci Dante, Ferrara; 19) Zini Cesare, Bologna; 20) Montanari Menotti, Voltana; 21) Ghironi Emilio, Milano; 22) Cervi Giovanni, Ferrara; 23) Faccani Ugo, Alfonsine; 24) Ansaloni Alfredo, Imola; 25) Bordin Lauro, Rovigo; 26) Barsiza Giovanni, Padova; 27) Molon Luigi, Monselice; 28) Calzolari Alfonso, Bologna; 29) Gamberini Ildebrando, Bologna; 30) Benassi Aldo, Bologna; 31) Santi Alfredo, Faenza; 32) Vesi Adalmo, Forlì; 33) Piatesi Giorgio, Massalombarda; 34) Como Remo, Genova; 35) Garavaglia Gaetano, Milano; 36) De Michiel Antonio, Padova; 37) Cortesia Ezio, Spezia; 38) Tibiletti Alfredo, Varese; 39) Oriani Carlo, Milano

La corsa si svolse senza incidenti e fu un clamoroso successo per la nostra Unione Sportiva. Eccone una breve cronaca tratta da Il Piccolo dell’1 settembre 1912:

“La partenza ordinatissima venne data alle 11,30 e venne salutata dal Corpo Bandistico e da numerosa folla accorsa. A Solarolo arrivò primo Girardengo, a Lugo Molon. Il percorso nella bassa pianura fu fatto a 30 chilom. all’ora. A Castel Bolognese vinse il traguardo Tibiletti; a Imola Bordin; a Palazzuolo e a Casola Valsenio una nuova vittoria di Girardengo.
L’arrivo a Castel Bolognese avvenne fra due file immense di popolo acclamante lungo il bel viale della Stazione. Arrivò primo in volata Cervi di Ferrara, ad una ruota Agostoni, Cortesia e Girardengo, 5. Oriani, 6. Garavaglia, 7. Zini, 8. Dradi, 9. Bordin, 10. De Michiel, 11. Calzolari, 12. Calderoni, 13. Drei, 14. Como Remo, 15. Molon, 16. Sirilli che fece una magnifica corsa, ma perseguitato dalle guigne, 17. Barlottini, 18. Fabrizi, 19. Amadei, 20. Zoli.
La media fu di 29 chilometri all’ora”

Alla cronaca de Il Piccolo aggiungiamo, come riportato da Il Lamone, che Girardengo (che il giornale chiamava erroneamente Pilardengo) fu danneggiato sullo spunto finale dalla caduta di una motocicletta. Senza questo ostacolo, forse, il futuro Campionissimo avrebbe potuto siglare a Castel Bolognese una delle sue primissime vittorie.
Degno di cronaca è quanto anche ci è stato tramandato sulla lotta per l’ultimo posto dell’ordine di arrivo. Infatti per l’ultimo classificato era in palio la Coppa Ginori, offerta dalla sezione giovanile Arti e Mestieri della Unione Sportiva Castel Bolognese. Se la voleva accapparare Primo Amadei detto Braghì, classe 1892, da poco tempo residente a Castel Bolognese, considerato il pioniere del ciclismo castellano. Ma il faentino Romeo Zoli, furbescamente, attese sotto a un ponte il passaggio di Amadei e si piazzò così all’ultimo posto. La sezione giovanile dell’U.S.C.B. fu anche immortalata in una foto dal sapore molto goliardico come lo spirito del premio da essa offerto.
Da La Stampa di Torino invece scopriamo che alla partenza fungeva da starter Ezio Corlaita, vincitore di due tappe al Giro d’Italia del 1911, ed era pure presente Luigi Ganna.

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Il ciclista Lauro Bordin, ritratto con la maglia della Senior-Polack in una cartolina distribuita a Castel Bolognese durante la corsa. Il 27 agosto 1912 Zeffirina Santandrea spedì la cartolina al fratello Francesco, in quel momento assente dal paese (collezione Fortunata Santandrea)

Ezio Corlaita, starter d'eccezione della corsa (collezione Fortunata Santandrea)

Ezio Corlaita, starter d’eccezione della corsa
(collezione Fortunata Santandrea)

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La sezione giovanile Arti e Mestieri della Unione Sportiva Castel Bolognese, che fece omaggio della Coppa Ginori all’ultimo classificato. Da sinistra (prima fila in alto): Vincenzo Minardi, Alessandro Scardovi, Pasquale Piancastelli, Enzo Brunetti, Gianni Piancastelli. Seconda fila: Arnaldo Morelli, Francesco Tosi, Cecchino Santandrea, Gianni Tampieri, Cecchino Caroli, Francesco Morini, Armando Bellosi, Gianitèn Zecchini, Mario Galeati. Terza fila: Giovanni Martini, Rosolino Zaccherini, Luigi Dall’Oppio, Sante Garofani.

Le edizioni successive della coppa Val Senio in epoca fascista

Il successo della prima edizione rimase senza seguito. Ben presto gli eventi storici presero il sopravvento e in prossimità dello scoppio della Prima guerra mondiale l’Unione Sportiva Castel Bolognese si sciolse volontariamente cedendo in beneficenza i propri ricavati.
La coppa Val Senio fu ripresa negli anni 1931, 1933 e 1935. Ad organizzarla furono le forze armate fasciste. Quella del 4 giugno 1933 fu indetta dalla 71a Legione “Manfreda” della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale ed era riservata esclusivamente agli appartenenti alla M. V. S. N. del XVII Gruppo Legioni Faenza, Ravenna, Forlì.
Il percorso, lungo 130 km, era il seguente: Castel Bolognese, Faenza, Brisighella, Riolo Bagni, Castel Bolognese, Stradone Lugo, Ponte Felisio, Solarolo, Castel Bolognese, Riolo Bagni, Mazzolano, Bergullo, Imola, Massalombarda, S. Agata sul Santerno, Lugo, Barbiano, Castel Bolognese (arrivo: Viale Stazione).
La Coppa Valsenio veniva assegnata alla squadra che aveva piazzato il maggior numero di atleti nei primi dieci e fu vinta dalla 71a Legione Manfreda organizzatrice dell’evento. La classifica individuale fu vinta da Baldisserri Giulio da Bagnara che, alla media di 33 km orari precedette nell’ordine: 2. Vespignani Giacomo, Faenza; 3. Casadio Giuseppe, Cotignola; 4. Ferrucci Francesco; 5. Mercatali Antonio, Forlì; 6. Paganelli Acro; 7. Tanesini Giuseppe; 8. Ghetti Domenico; 9. Ragazzini Bruno; 10. Semprini Mario; 11. Battistini Giordano; 12. Bosi Amedeo; 13. Giacometti Rosolino; 14. Cicognani Dino; 15. Pelliconi Elio; 16. Bazzanti Guido; 17. Cornacchia Vincenzo; 18. Pasini Primo.

Anche la Coppa del 1935 fu organizzata dalla 71a Legione “Manfreda” e si tenne la domenica 25 agosto. Potevano partecipare i Legionari dell’Emilia e della Romagna, i Giovani Fascisti ed anche semplici dilettanti. Il percorso, con partenza da Castel Bolognese alla porta del Molino, toccò Faenza, Brisighella, Marradi, Monte Carnevale, Palazzuolo, Casola Valsenio, Riolo, Castel Bolognese, Solarolo, Bagnara per poi arrivare lungo il viale della Stazione di Castel Bolognese. I partenti furono 47 e i chilometri totali percorsi furono 110 nel tempo di 3H25′ alla media di 32,190 km/h. La classifica fu la seguente: 1) Pellacani Aldo (Unione sportiva Crevalcore; 2) Ceroni Giorgio di Roma; 3) Balducci Bruno di Fiume Abbandonato; 4) Farolfi Guerrino di Faenza; 5) Baruzzi Alfredo di Imola; 6) Zanelli Lino di Imola; 7) Savini Giuseppe di Lugo; 8) Bedeschi Pietro; 9) Pasini Bruno; 10) Poletti Dante; 11) Alboni Giuseppe; 12) Fabbri Verardo; 13) Rambaldi; 14) Ciovagnoni; 15) Tassinari; 16) Berti; 17) Bassetti; 18) Trambetti; 19) Dalfiume; 20) Albani; 21) Gambetti. Rambaldi e Dalfiume furono poi tolti dall’ordine d’arrivo per essersi fatti trainare da vetture al seguito.

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4 giugno 1933: la partenza della Coppa Val Senio alla Porta del Molino

La coppa Val Senio nel dopoguerra

La quinta edizione della coppa Val Senio, 1a della nuova serie, fu disputata solo dopo la guerra, il 18 luglio 1948, 4 giorni dopo l’attentato a Palmiro Togliatti, in un clima di convivenza civile molto cambiato. Ad organizzarla, come nel 1912, l’Unione Sportiva Castel Bolognese. La gara, riservata ai dilettanti senior e junior, aveva il patrocinio del quotidiano sportivo “Stadio” e si svolgeva su un percorso di circa 140 km: Castel Bolognese (viale Stazione), Imola, Mordano, Bagnara, Solarolo, Castel Bolognese (Via Provinciale Lugo, via S. Croce, viale Stazione), Faenza, Brisighella, Marradi, Palazzuolo, Casola Valsenio, Riolo Bagni, Brisighella, Faenza, Castel Bolognese (via Pascoli (oggi via Lughese, ndr), via S. Croce, viale Stazione). Si aggiudicava la Coppa la società sportiva con il maggior numero di classificati nei primi cinque arrivati oppure in assenza di ciò, al primo assoluto. Vinse Dante Rivola dell’U.S Imolese che completò il percorso (120 km effettivi) alla media di 34.550 km orari precedendo Panazza dell’U.S. Corbari e Giuseppe Minardi della U.S. Solarolese.
Dal 1948 in poi, salvo alcune interruzioni negli anni ’50 e ’60, la Coppa Val Senio è stata organizzata annualmente, e nel 2018 è giunta alla 65. edizione, riservata alla categoria juniores F.C.I. L’organizzazione è a cura dell’Unione Ciclistica Castel Bolognese, che nel 2016 ha festeggiato i 50 anni di attività.

Albo d’oro della corsa

(si ringrazia il sig. Mario Zauli per l’aiuto nel completare i dati):

1912 CERVI GIOVANNI
1931 CASADIO GIUSEPPE
1933 BALDISSERRI GIULIO
1935 PELLACANI ANTONIO
1948 RIVOLA DANTE (1)
1949 MONDINI GIORGIO
1950 GNANI ITALO
1951 GRALDI DECIO
1952 CIAPINI VASCO
1953 DALL’AGATA GILBERTO
1959 FONTANELLI CESARE
1961 ANTONIACCI UMBERTO
1966 BAZZARO SERGIO
1967 FLAMINI GIAN PAOLO
1968 MAGNANI WALTER
1969 NARDI GIANNI
1970 VIOLANTE GIACOMO
1971 CASADEI ERMETE
1972 SAMURE GIORGIO
1973 GARDINI SILVANO
1974 VELTRO GIUSEPPE
1975 MARTINELLI GIUSEPPE
1976 DI FEDERICO LUCIO
1977 VALLATI EGIDIO
1978 PATUELLI FABIO
1979 ROSSI MAURIZIO
1980 LAGHI FABIO
1981 CELLINI DAVIDE
1982 CORRADOSSI STEFANO
1983 DAZZANI WILLIAM
1984 ARGENTINI MAURO
1987 BENZI ANTONIO
1988 TURRINI ANDREA
1989 SCHIAVINA SAMUELE
1990 ZATTONI GILBERTO
1991 TOZZO FEDERICO
1992 FARNETI FLAVIO
1993 MENGONI ANDREA
1994 FERRARETTO MASSIMO
1995 TURRICCHIA MASSIMO
1996 LAGHI ENRICO
1997 PEDRIERI MAURIZIO
1998 GALLERANI NICOLA
1999 FALZARANO RAFFAELE
2000 CAPPONCELLI PAOLO
2001 VALGIUSTI MAICOL
2002 MONTANARI ENRICO
2003 CANZINI ABRAM
2004 GIACOMIN ANDREA
2005 CARUSO DAMIANO
2006 GIGLIO MICHELE
2007 D’AMBROSIO ALESSIO
2008 BALYKIN IVAN
2009 CEOLAN LUCA
2010 MUGNAINI ANDREA
2011 OLIVETTO LORENZO
2012 VIGILANTE ANTONIO
2013 GRODZICKI CEZARY
2014 AFFINI EDOARDO
2015 MOZZATO LUCA
2016 BATTISTELLA SAMUELE
2017 LEONI ALBERTO
2018 KAJAMINI JONATHAN

(1) Il nome del vincitore di questa edizione lo abbiamo desunto dalla cronaca pubblicata su Il Socialista del 29 luglio 1948. Secondo l’elenco fornitoci dal sig. Mario Zauli il vincitore sarebbe MEDRI ANTONIO. Ci riserviamo di indagare sulla discrepanza e rettificare eventuali errori.

Il podio della Coppa Val Senio 2018: da sinistra Matteo Squarzon (3. classificato), Jonathan Kajamini (vincitore) e Davide Pinardi (2. classificato) (si ringrazia Stefano Scopece per aver concesso la pubblicazione della foto su castelbolognese.org)

Bibliografia:
-Elio Bambi (a cura di), Calcio castellano
-Castelbolognese nelle immagini del passato
-Castelbolognese nelle immagini del passato: appendice di Mario Santandrea
-Il Lamone, 22, 25 e 29 agosto 1912
-La Stampa, 26 agosto 1912
-Il Socialista, 22 e 29 agosto 1912, 29 luglio 1948
-Il Piccolo, 1 settembre 1912
-Lettura sportiva, 14 settembre 1912
-La Santa Milizia, 10 giugno 1933 e 7 settembre 1935
-Sette Sere, 14 giugno 2008

Si ringrazia Fortunata Santandrea per alcune delle foto pubblicate su questa pagina

Contributo originale per “La storia di Castel Bolognese”.
Per citare questo articolo:
Andrea Soglia (a cura di), L’Unione Sportiva Castel Bolognese, il ciclismo “eroico” e la coppa Val Senio dal 1912 ai giorni nostri, in https://www.castelbolognese.org

Pagina pubblicata il 6 giugno 2016. Ultimo aggiornamento del 14 giugno 2018

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