Alessandro Ginnasi (1849-1924)

Ritratto di Alessandro Ginnasi eseguito da Anacleto Margotti, tratto dalla memoria funebre (Archivio Andrea Soglia)

(introduzione) Tre anniversari “tondi” ci portano a pubblicare questo testo su Alessandro Ginnasi, a cui è intitolato uno dei plessi scolastici di Castel Bolognese. Il conte Ginnasi moriva 100 anni fa, il 14 febbraio 1924. La vedova Maria Regoli (1859-1937), per onorarne la memoria, fece costruire l’Orfanotrofio femminile Ginnasi la cui prima pietra veniva posta il 24 giugno 1934, 90 anni fa. Una volta esaurita l’opera pia, l’edificio veniva riconvertito a Scuola elementare, la cui entrata in attività risale all’anno scolastico 1973-74, ossia 50 anni fa.
Alessandro Ginnasi fu amante della musica, della letteratura e dell’arte, e si era molto distinto nel disegno al Collegio San Luigi. Riservatissimo in vita, fu prodigo di aiuti generosi verso tutti colori che ricorrevano a lui. Con la sua morte si estingueva uno dei rami nobili più illustri e antichi della Romagna. Vedovo di Giovanna Morelli, morta ad appena 23 anni nel 1878, nel 1884 (altro anniversario “tondo”) aveva sposato Maria Regoli.
Il testo che vi proponiamo, tratto da Il Diario del 23 febbraio 1924, riporta anche un resoconto degli imponenti funerali e delle numerose elargizioni in beneficenza effettuate da Maria Regoli in memoria del marito. Nel testo si parla anche di un ritratto del conte Alessandro Ginnasi disegnato a carboncino dal pittore Anacleto Margotti. Una sua riproduzione fu poi pubblicata sulla memoria funebre distribuita nel trigesimo della morte. (A.S., 2024)

La morte del Conte Alessandro Ginnasi

Lunedì 18 [febbraio 1924] alle ore 14,30 si spegneva improvvisamente nel suo palazzo in Imola il N. U. Conte Alessandro Ginnasi, Conte e Patrizio di Faenza, Patrizio Romano, Nobile di Bologna, Nobile di Velletri. Egli apparteneva ad una delle più antiche e nobili famiglie romane che vanta illustri nomi come quello del Cardinal Domenico Ginnasi noto per l’efficace aiuto dato a Sisto V, nunzio apostolico a Madrid e provvido governatore di Velletri, morto nel 1639 lasciando in beneficenze ingenti ricchezze, onde sorse in Roma il Collegio Ginnasi per gli alunni di Castel Bolognese; il busto marmoreo del Card. Ginnasi, scolpito dal Bernini, trovasi tuttora nella chiesa di S. Lucia alle Botteghe Oscure in Roma.
Il Conte Alessandro, figlio del Conte Vincenzo e di Teresa Dalpozzo, nacque a Faenza il 17 maggio 1849; fu educato nel collegio S. Luigi di Bologna ove ebbe a compagni Alfredo Oriani e il nostro compianto amico Odoardo Galeati col quale si mantenne in rapporti di costante amicizia.
Dimorò prima a Faenza, poi a Castel Bolognese ove conobbe Colei che divenne premurosa compagna della sua vita, Maria Regoli, la quale seppe con savia opera ed infaticabile attività conservare integro il patrimonio di nobiltà e di ricchezza di quell’antichissimo casato.
Il Conte Alessandro, di temperamento riservatissimo, incurante del chiasso mondano, amante della sua casa, viveva appartato; ma quanti lo conobbero e lo accostarono ammirarono in lui l’intelligenza, la cultura e la bontà d’ animo.
Fu credente, e soccorse molte miserie.

Il trasporto funebre

I funerali ebbero luogo giovedì 21 corrente. La salma fu esposta al pubblico in camera ardente severamente apparata dal Sig. Golfari di Forlì e venne rimossa alle ore 10 per la Chiesa del Carmine. La salma nella camera ardente fu visitata dalla cittadinanza dalle ore 8 alle 9,30. Il Prof. A. Margotti, con quella rapida abilità che lo distingue, e con sentimento animatore, ritrasse a carbonello le sembianze del Conte. La camera ardente fu fotografata dal Cav. Galassi e dal Ferlini. Il corteo riuscì imponente. Seguivano la Salma, la moglie N. D. Contessa Maria Regoli Ginnasi, la sorella Marchesa Giulia in Zacchia, i cognati Conte Comm. Emanuele Rasponi, sig. Luigi Regoli, i nipoti Conte Dott. Nicola Rossi, sigg. Ermete, Zerelia e Tino Morelli, il Marchese Angelo Marsigli, Conte Leone Rossi e la Marchesa Marsigli, Marchese Antonio Zacchia, la Contessa Giulia Alberti Rossi, il Marchese Gianni Zacchia, Marchese Maurizio Zacchia, Marchese Del Turco, Conte Comm. Annibale Ginnasi Sindaco d’Imola, Mons. Aldo Tabanelli, Vicario Generale della Diocesi, per S. E. Mons. Vescovo d’Imola; Sottoprefetto d’Imola, Conte Flaminio Ginnasi, Conte Vincenzo Del Pero e Signora, Conte Paolo Ginnasi e Famiglia, Conte Gioacchino Ginnasi, Antonio Piancastelli per il Sindaco di Castel Bolognese, Don Musconi per l’Arciprete di Castel Bolognese, Capitano RR. CC., Conte Ginnasi Filippo, Conte Ginnasi Avv. Domenico, Prof. D’Agostino, Dott. Carlo Lesi e Signora, Avv. G. Casoni, Avv. Loreti, Avv. Villa, Cav. G. B. Raffi, Prof. A. Margotti, Sig. Carlo Cavallari, Sig.ra Lina Casoni, Sig.ra Maria Nardozzi, Sig.ra Ceresoli, Rag. Francesco Gamberini per le Contesse Imelde e Maria Antonietta Ginnasi in Podesià Lucciardi; Rag. Donati Aldo, Costa Cleto e Fanti Earico pel Consorzio Agrario, Rappresentanza del P. N. F., Signor Mario Boccella per la Camera Agraria, Dott. Vincenzo Croci, una rappresentanza del Seminario Diocesano, i Giovani Esploratori, Asilo Giardino, Paggi del SS. Sacramento, Artigianelli S. Caterina, Buon Pastore, Orfanotrofi Maschile e Femminile, Breforofio, Opera Assistenza all’Infanzia, Dame della Provvidenza, Patronato Fanciulle, Istituto B. Teresa del Bambin Gesù, Patronato Giovani, Figlie del lavoro, Ricovero, Madre Pie di Castel Bolognese, Confraternite, Clero, il Parr. D. Giovanni Menzolini che precedeva il carro funebre, e moltissime altre personalità, e i Coloni della possidenza del Defunto, con ceri, nonchè quelli delle possidenze Zacchia, Marsigli e Rossi. Il corteo imponente fu messo gentilmente in ordine dai Can. Cav. Poggi e da D. Gaetano Marzari. Prestarono solerte servizio di vigilanza i Vigili Urbani.
La Chiesa del Carmine era gremita.
Fu eseguita la bellissima Messa Funebre di D. L. Perosi a 3 voci pari con un complesso di professori d’orchestra e di elementi vocali di primo ordine.
Le due voci soliste, il tenore Cav. Rodolfo Rossi di Bologna ed il basso Michele Sampieri di Pesaro, provetti artisti di canto, misero in rilievo in modo incomparabile quelle parti della Messa dove Perosi ha maggiormente trasfusa la sua grand’anima d’artista e di genio.
Sedeva all’organo il M.o Luigi Pennazzi di Lugo; dirigeva il M.o D. Antonio Vassura.

La beneficenza

La N. D. Contessa Maria Regoli Vedova Ginnasi, alla quale presentiamo vivissime condoglianze, per onorare la memoria dell’amato Consorte Conte Alessandro Ginnasi ha offerto:
Ospizi Marini, L. 1000 – Orfanotrofio Maschile, 500 – Orfanotrofio Femminile, 500 – Asilo Giardino, 500 – Ricovero Mendicità, 500 – Brefotrofio, 500 – Partito Nazionale Fascista, 5OO – Poveri della Parrocchia del Carmine, 500 – Poveri della Parrocchia di Sesto Imolese, 500 – Dame della Provvidenza, 500 – Opera d’Assistenza all’Infanzia, 500 – Comitato Antitubercolare, 5OO – Patronato Fanciulle, 500 – Figlie del Lavoro, 500 – Patronato Giovani, 500 – Istituto S. Caterina, 500 – Istituto Buon Pastore, 500 – Istituto Madri Pie di Castel Bolognese, 500 – Paggi del SS. Sacramento, 200 – Assistenza Civile e Religiosa Orfani Guerra, 200 – Giovani Esploratori Cattolici, 200 – Opera Diocesana delle Vocazioni Ecclesiastiche, per onorare la memoria del Conte Alessandro e del Suo Grande Antenato Card. Domenico Ginnasi, 500 – Asilo Notturno, 200 – Al “Diario” 200 – Ad “Imola Nuova”, 200.

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