Achille Ginnasi (1553-1594): protonotario apostolico

 

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Da Francesco e Caterina Pallantieri nacque nel 1553, sesto di sette figli, in Castel Bolognese Achille Ginnasi; avviato agli studi sotto scelti maestri per imparar le lettere, si trasferì successivamente a Bologna assieme ai fratelli per approfondire in quella città la legge e le materie morali, teologiche ed anche la medicina. Ottenuta la laurea in utroque jure raggiunse i genitori a Roma, ove l’influenza a Corte del padre, gliene favorì senza dubbio l’ingresso. Non si conosce quando Achille fu consacrato sacerdote e se questo avvenne in Bologna, durante gli studi, o a Roma.

E’ probabile che, come per il fratello Domenico, la consacrazione sacerdotale sia avvenuta sotto il pontificato di Gregorio XIII (Ugo Boncompagni 1572- 1585), il quale era “molto amorevole e liberale di premio co’Literati, e Virtuosi usciti da Bologna sua Patria“. Il Papa, inoltre, conosceva sia la famiglia Ginnasi che la famiglia Pallantieri, poichè, quando era ancora Cardinale, esercitò l’incarico di esecutore testamentario di mons. Alessandro Pallantieri.

Achille, dopo avere servito in cause gravissime la Chiesa, fu nominato da Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini 1592-1605) il 15 maggio 1593 Governatore del Contado Venassino. Questo lembo di terra si trova in Provenza, a breve distanza da Avignone, ed ha come capoluogo la città di Carpentras; dal 1320 al 1791 fu, assieme alla Città dei Papi, dominio diretto della Santa Sede che vi esercitava il potere attraverso Governatori inviati da Roma. Carpentras fu inoltre sede di un conclave e la Corte Papale volentieri vi soggiornava nel periodo estivo.

Qui il Ginnasi, entrato solennemente in città il 16 luglio 1593, si distinse per avere calmato i moti popolari provocati dal malgoverno del suo predecessore, ristabilendo l’ordine e la pace. Morì improvvisamente, forse avvelenato, a soli 41 anni di età il 4 marzo 1594. Gli abitanti di quella città, per dimostrare il loro dolore, scrissero “varie compositioni in prosa e verso in idioma Latino, Greco e Francese, che esposero colla stampa a gl’occhi del Publico quando gli celebrarono con pompa funerale l’esequie“.

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La cattedrale di Carpentras.

E’ sepolto nella Cattedrale, dedicata a Saint Siffrein, ove si conserva il bel monumento funerario edificato dal fratello Cardinale. Questo si trova, entrando, sulla sinistra addossato alla parete interna della facciata; disegnato a mo’ di altare, è costruito in pietra locale. Alla base, al posto della mensa, si trova l’urna funeraria; due colonne a tutto tondo, con capitello corinzio si innalzano a sorreggere l’architrave decorata con disegni geometrici ed il timpano triangolare. Sopra di questo trovansi, ai lati, due vasi a forma di coppa ricolmi di fiori cesellati nella pietra e, al centro, una edicola che, probabilmente era destinata a contenere, o, forse, lo ha contenuto, lo stemma di famiglia. Nello spazio tra le colonne, entro una elegante cornice, una lapide ricorda il defunto, sopra questa, in una nicchia rotonda, si trova il busto di Achille Ginnasi.

Questo il testo della lapide, con la relativa traduzione.

D.O.M.
ACHILLI GYMNASIO FRANCISCI FILIO
DOCTORI. PROTONOTARIO
APOSTOLICO EIDE PRVDENTIAQ.
PRAECIPVO QVI A CLEMENTE VIII
MAD GRAVISSIMA APVD PRINCIPES
NEGOTIA TRACTANDA SAEPE
ADHIBITVS DVM EIVSDEM IVSSV
VENAYSSINO COMITATVI RECTOR CVM
SVMMA POTESTATE PRAEEST. MAXIMO
OMNIV DOLORE MORTEM OBIT
DOMINICVS SS. APOSTOLORVM S.R.E.
PRESBITER CARDINALIS CVM EX
HISPANIA APOSTOLICI NVNCII
MVNERE PERFVNCTVS ROMAM
REDIRET ET CARPENCTORACTVM
DIVERTERET FRATRI OPT. PONI
CVRAVIT AC PRO EIVSDEM ANIMAE
SALVTE ANNIVERSARIVM CVM
PVBLICA ELEMOSINA ET VNAM
INSINGVLAS HEBDOMADAS MISSAM
ATRIBVTO ADID PERPETVO REDDITV
CAPITVLO CARPENCTORACTENSI STAT
VIXIT ANNOS XXXXX OBIT
DIE NONAS MARTII ANNO MDXCIV

Traduzione:

A Dio Ottimo Massimo. Ad Achille Ginnasi, figlio del dottor Francesco. Protonotario Apostolico, il quale, dotato di particolare prudenza, fu spesso inviato da Clemente VIII presso vari Principi per trattare delicatissimi affari e, successivamente, per ordine dello stesso Papa, fu nominato Governatore del Contado Venassino, governando con somma potenza. Con grande dolore di tutti, morì. Domenico Ginnasi, Cardinale prete di Santa Romana Chiesa al titolo del Dodici Apostoli, dopo aver esercitato l’ufficio di Nunzio Apostolico in Spagna tornò a Roma. Venne poi a Carpentras per curare questo monumento eretto alla memoria del caro fratello e, per suffragio alla sua anima, offrì al Capitolo della Cattedrale di Carpentras un perpetuo reddito con il quale, nel giorno dell’anniversario della morte, si distribuissero elemosine e si celebrassero varie messe solenni. Visse cinquanta anni (probabilmente si tratta di un errore dell’incisore, poichè il ginnasi visse solo 41 anni), morì il quattro marzo 1594.

sepolcro achille ginnasi
Monumento funerario di Achille Ginnasi

Il ritrovamento di questa tomba non è stato facile, poichè tutti gli autori che hanno trattato della famiglia Ginnasi, indicano come luogo di sepoltura di Achille la Cattedrale di Avignone e citano una lapide con un testo diverso.

ACHILLES GINNASIUS I.V.D.S. – SEDIS APOSTOLICAE PROTHONOTARIUS URBIS ISTIUS RECTOR AEQUISSIMUS – SAPIENTIAE SIMULACRUM, TYPUS IUSTITIAE, IDEA PRUDENTIAE – RELIGIONIS ET PROBITATIS EFFIGIES, COMITATUS ISTIUS ANCHORA – ASYLUM LITIGANTIUM, OMNIUM CUM MOERORE MAXIMO, ET LAGRYMIS – CORPOREO CARCERE DIE QUARTA MARTII MDXCIV, EREPTUS – ANTE ARAM HUIC TABULAE CONSTITUTO ADJACENTEM SEPULTUS JACET – CUJUS MANIBUS ANTONIUS GYMNASIUS NEPOS IN AETERNUM – MOERORIS – AC DOLORIS ARGUMENTUM TABULAM HANC – DICAT.

Traduzione:

Achille Ginnasi, Dottore in Utroque, Protonotario Apostolico, Governatore equissimo di questa città, immagine della sapienza, esempio di giustizia, specchio di prudenza, esempio di religione e di probità, àncora di questa comunità, rifugio dei contendenti, liberato dal carcere del corpo il giorno 4 marzo 1594, col massimo dolore e pianto di tutti, giace sepolto davanti all’altare adiacente a questa lapide a lui dedicata dal nipote Antonio Ginnasi, come eterna attestazione del suo animo affranto e dolente.

Da verifiche condotte sul luogo, nessuna memoria di Achille Ginnasi esiste od è esistita nella Cattedrale della Città dei Papi.

tratto da: GRANDI P., Il Cardinale Domenico Ginnasi, Faenza 1997.

 

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