C’era una volta la locomotiva nei Giardini Pubblici di Castel Bolognese…

La locomotiva nei giardini pubblici di Castel Bolognese, giugno 1986

La locomotiva nei giardini pubblici di Castel Bolognese, giugno 1986

9 novembre 1985: un trasporto eccezionale, partito dalla stazione ferroviaria, percorreva le vie di Castel Bolognese diretto ai Giardini Pubblici del paese.

Era arrivata da Bologna una bellissima locomotiva a vapore, una GR 835-295 a 3 assi costruita nel 1906, concessa in comodato dalle Ferrovie dello Stato e destinata ad essere esposta nei Giardini. Era il coronamento di un’iniziativa, partita qualche mese prima, di due ex-ferrovieri castellani: Evaristo Folesani, all’epoca anche assessore comunale, che aveva seguito tutta la parte burocratica dell’operazione e Valentino Donati, recatosi molte volte a Bologna a coordinare il lavoro di restauro presso le officine del deposito locomotive di Bologna Centrale.

Il restauro era stato così accurato che non solo la locomotiva era perfettamente funzionante, ma era completa di tutti gli accessori e curata in ogni piccolo dettaglio, ed era quindi un vero e proprio pezzo da museo.

Conscio del valore del restauro effettuato e in ottica di una migliore conservazione della locomotiva, Valentino Donati suggerì all’Amministrazione comunale di studiare una recinzione con cancelletto, in modo di avere un accesso più controllato, rendendosi anche disponibile ad organizzare visite guidate alla locomotiva. Il Comune optò invece per un accesso completamente libero e incontrollato, come avveniva anche nella locomotiva posta nei Giardini Pubblici della vicina Faenza.
Nel 1986, per consentire un accesso in sicurezza, furono addossate alla locomotiva due scalette, disegnate dall’architetto castellano Oreste Diversi.

9 novembre 1985: arriva la locomotiva

9 novembre 1985: arriva la locomotiva

9 novembre 1985: arriva la locomotiva

9 novembre 1985: arriva la locomotiva

L’incuria successiva, accompagnata da vari atti di vandalismo, che causarono la distruzione o la sottrazione di tutti gli accessori, diventati oramai di difficile reperibilità, ridussero la locomotiva in uno stato di deprecabile rovina.

Non sappiamo se anche ciò comportò la perdita del comodato, ma nel gennaio del 2007 le Ferrovie dello Stato decisero di riprendersi la locomotiva e il successivo 13 febbraio la cedettero al Genio Ferrovieri.

La locomotiva successivamente è stata esposta presso la Piazza d’Armi della Caserma Gamberini di Ozzano dell’Emilia, sede del Battaglione Esercito del Reggimento Genio Ferrovieri, che ne aveva curato un nuovo restauro avvalendosi dell’aiuto di numerosi sponsor. Fu “inaugurata” l’11 ottobre 2007 alla presenza di numerose autorità civili e militari. Un’apposita targa, posta sulla fiancata della locomotiva, oltre a ringraziare gli sponsor del restauro, illustra tutte le caratteristiche tecniche della locomotiva e ne ricorda la lunga storia, compresi gli oltre 20 anni trascorsi nei Giardini Pubblici di Castel Bolognese.
Nel 2017 il Ministero della Difesa, per motivazioni legate alla riorganizzazione dei vari reparti militari finalizzata ad un contenimento dei costi, ha deciso di chiudere la Caserma Gamberini e di trasferire il Battaglione Esercito del Genio Ferrovieri che la occupava presso la Caserma “Lanza di Montezemolo” di Via Rimembranza a Castel Maggiore dove aveva già ha sede un reparto del Genio. La cosa è successivamente avvenuta ed assieme al Battaglione è traslocata anche la “nostra” locomotiva che ora è esposta come monumento su uno spezzone di ponte componibile tipo Roth-Wagner all’interno del “Poligono Palmanova”, cioè lo scalo ferroviario della Caserma “Lanza di Montezemolo” che si trova a fianco della linea Bologna-Padova.
La locomotiva, ne siamo certi, ha ricevuto nella caserma di Ozzano e riceverà, in quella di Castel Maggiore, tutte le cure e le attenzioni che le sono mancate durante il “soggiorno” castellano.

Andrea Soglia

Ozzano dell’Emilia, Caserma Gamberini, 11 ottobre 2007: inaugurazione della locomotiva

La targa posta sulla fiancata della locomotiva

La targa posta sulla fiancata della locomotiva

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La locomotiva nel febbraio 2017 (si ringrazia Alessio Gallù per la fotografia)

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La locomotiva nel febbraio 2017 (si ringrazia Alessio Gallù per la fotografia)

Vista satellitare della locomotiva (indicata con la freccia blu). Notare la vicinanza con la stazione di Ozzano Emilia, indicata con la spunta rossa (da Google Maps)

Vista satellitare della locomotiva (indicata con la freccia blu). Notare la vicinanza con la stazione di Ozzano Emilia, indicata con la spunta rossa (da Google Maps)

Ingrandimento dell'immagine precedente. Al centro ben visibili la locomotiva e la sua ombra (da Google Maps)

Ingrandimento dell’immagine precedente. Al centro ben visibili la locomotiva e la sua ombra (da Google Maps)

La locomotiva nella nuova sistemazione presso la caserma del Genio di Castel Maggiore (foto tratta dall’articolo di Francesco Bruera “A Castel Maggiore – il Genio Ferrovieri, oggi”. pubblicato sulla rivista “I treni” n. 438

Vista satellitare della locomotiva a Castel Maggiore

 

Si ringrazia Valentino Donati per la testimonianza orale e le fotografie della locomotiva a Castel Bolognese.

Le informazioni e le fotografie relative all’inaugurazione della locomotiva ad Ozzano sono tratte da: Ferrovieri del Genio, a. 34, n. 4, ottobre-dicembre 2007, pag. 5.

Si ringrazia Alessio Gallù per le fotografie scattate alla locomotiva ad Ozzano nel 2017

Si ringrazia Paolo Grandi per aver segnalato il trasferimento della locomotiva da Ozzano a Castel Maggiore

Le foto satellitari sono tratte da Google Maps (anno 2017 e anno 2020)

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