Rilievo Architettonico

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Rilievo architettonico piano terra dell’intero complesso (originale in scala 1 : 50)

Il rilievo architettonico del complesso di S. Maria della Misericordia l’ho eseguito con scrupolosità e cura, sia per l’importanza artistica che questo manufatto può avere, sia perché ormai Castel Bolognese presenta pochi monumenti che parlino della sua storia. Le poche manomissioni e le superfettazioni riguardanti questo edificio non hanno modificato il primitivo nucleo generatore, per cui la configurazione planimetrica si è mantenuta chiara e leggibile. La facciata presenta nella parte inferiore un porticato con volte a crociera, sul quale si affacciano le varie aperture dell’edificio.

Attraverso un lungo corridoio si arriva in un ampio cortile interno ove un porticato si erge maestoso. Il portico, caratterizzato dalla presenza di archi ribassati, è impostato su due massicci pilastri quadrati e coperto con volte a crociera in muratura. Le stanze della parte nord dell’edificio, ora adibite a botteghe artigianali, un tempo facevano parte degli alloggi della servitù occupata presso la nobile famiglia Zacchia-Rondinini. Alcuni di questi ambienti presentano la copertura in legno con travi e travicelli vistosamente deteriorati dal tempo, altri presentano crolli estesi delle controsoffittature realizzate in arelle con intonacatura a gesso. Nel cortile una ripida scala in mattoni di cotto, non eccessivamente larga, immette nelle cantine, dove si nota la presenza di un piccolo pozzo di scarico. Esse sono rimaste integre negli anni, e volte a botte ribassate costolonate da rinforzi sempre in muratura, sorreggono il livello superiore dell’edificio. La pavimentazione quasi interamente in terra battuta, con evidenti tracce di scavi eseguiti recentemente alla ricerca di antiche porcellane faentine.
Tornando al piano terra, altre aperture ci indirizzano in cortili di cui uno faceva parte dell’Ospedale. In questo cortile si nota il pozzo in muratura intonacata di cui troviamo traccia in antiche mappe, ed un pilastro quadrato divide due arcate di un piccolo porticato con soffitto ligneo.

Gli ambienti confinanti facenti parte dell’Ospedale ora sono utilizzati come ripostigli e garage. La parte sud dell’edificio è caratterizzata sotto il porticato dalla presenza di botteghe le quali internamente presentano soffitti con volte ad ombrello e volte a botte lunettate. Maestosa si erge la Chiesa la quale internamente presenta una imponente cupola rigata da meridiani e paralleli. La cantoria, posta sull’ingresso principale, è sorretta dal portico sottostante il cui solaio è formato da volte a crociera in muratura. Sotto un piccolo poggiolo, un’apertura accede dalla Chiesa all’antico Ospedale, ora sede provvisoria del circolo polivalente. La parte superiore dell’edificio cui si accede tramite tre scale distribuite in punti diversi, presenta pavimentazioni in mosaico veneziano, in cotto ed in graniglia, questi ultimi sicuramente posati nei primi del ‘900.

Molti solai sono controsoffittati con arelle e gesso e presentano numerose decorazioni pittoriche, tipiche nelle case nobiliari del XVII e XVIII secolo; altri ambienti sono coperti con solai in legno (travi e travicelli). In questo livello dell’edificio si trovano ambienti più grandi, spaziosi e maggiormente rifiniti, essendo appunto gli alloggi della famiglia nobiliare.

Testo e immagini tratti da: Il complesso architettonico di S. Maria della Misericordia a Castelbolognese: ipotesi di adattamento e consolidamento, tesi di laurea in Architettura, Università degli Studi di Firenze; laureanda Paola Malucelli, relatore L. Nizzi Grifi, correlatore S. Van Riel

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