Vittime civili: lettere F-G
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Fotografia | Nome e cognome | Data di nascita | Data di morte | Causa della morte/notizie varie |
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FAROLFI LUIGI | 11-05-1877 | 14-12-1944 | FERITA DA SCHEGGIA | |
FAROLFI PAOLO detto Francesco |
06-10-1891 | 07-03-1945 | FERITA DA SCHEGGIA
Padre di Vincenzo Farolfi Probabilmente sfollato in paese dopo la morte del figlio e della moglie, fu colpito da una scheggia di una granata caduta sul Corso Garibaldi |
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FAROLFI VINCENZO | 11-02-1926 | 12-02-1945 |
FERITA DA SCHEGGIA Studente, partigiano della Brigata “Celso Strocchi” Divisione “Garibaldi” Ravenna. Della sua morte e di quella della madre Maria Liverani, pur anticipandole di un mese esatto, riferisce Ermo Verna nel suo volume “Da Giarabub a… Giarabub” a pagina 188. Il Verna, assieme alla famiglia, da Faenza era sfollato nelle campagne di Castel Bolognese e trascorse un periodo nella casa dei Farolfi “Faros vecc” prima di spostarsi in una palazzina vicino alla stazione ferroviaria nell’area della cantina Bini: “Il 12 gennaio [sic!] 1945 la casa dei Farolfi lasciata da un paio di settimane venne inquadrata dal tiro delle artiglierie alleate. Diverse granate caddero sull’aia. Per lo spostamento d’aria il cancello di ferro posto all’ingresso della stalla fu divelto e scaraventato all’interno dove travolse tutti quelli che incontrò. Morirono Vincenzo (Cencio) Farolfi e la sua mamma Maria Liverani …” |
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FENARA ARTURO | 25-10-1929 | 24-01-1945 |
GRANATA La famiglia Fenara, originaria di Bologna, era sfollata a Castel Bolognese per sfuggire alle insidie dei bombardamenti che colpivano prevalentemente le grandi città. Come tanti altri sfollati i Fenara, qualche mese dopo, si ritrovarono drammaticamente in prima linea e assai meno al sicuro di prima. Rifugiatisi, assieme ad altri castellani, nella cantina della casa di Felice Borghi, allora sita in Corso Garibaldi 77, trovarono lì una drammatica morte. |
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FENARA PAOLA | 14-05-1941 | 24-01-1945 | ||
FENARA RUGGERO | 22-10-1933 | 24-01-1945 | ||
FERNIANI VINCENZO | 13-11-1933 | 09-01-1945 |
FERITA DA SCHEGGIA DI GRANATA E’ sepolto nel cimitero di Casanola |
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FOSCHINI TOMASO | 21-12-1877 | 25-12-1944 | SCOPPIO DI GRANATA
Residente a Faenza, San Savino esterno 91. E’ sepolto nel cimitero di Faenza. |
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GADDONI ANTONIO | 26-01-1889 | 17-12-1944 | GRANATA
Residente in via Casolana 21 bis (si ringrazia Silvana Gaddoni per la fotografia) |
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GADDONI DOMENICA | 07-11-1891 | 15-12-1944 |
FERITE DA MITRAGLIATRICE Morta in via Marchesina n. 3; viene indicata come Gordini Domenica nel volume “San Pietro in Biancanigo: Chiesa e comunità” |
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GALEATI [GUIDO] | 12-02-1945 | 12-02-1945 | FERITA DA SCHEGGIA
Al momento della strage, Apollonia “Lina” Barbieri Galeati era in stato interessante e aveva passato da alcuni giorni l’ottavo mese di gravidanza. La violenza dell’esplosione causò l’espulsione spontanea del feto. I soccorritori poterono così vedere che si trattava di un bimbo di sesso maschile che, forse, aveva visto la luce per pochi istanti. Considerati i nomi presenti in famiglia (all’epoca c’era l’abitudine di riutilizzare nomi di nonni o altri parenti scomparsi) è possibile che il bimbo si sarebbe potuto chiamare Guido, che possiamo a tutti gli effetti considerare decima vittima della strage del Borello. |
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GALEATI FERDINANDO | 05-07-1934 | 12-02-1945 | FERITA DA SCHEGGIA | |
GALEATI GIOVANNI | 02-08-1942 | 12-02-1945 | FERITA DA SCHEGGIA | |
GALEATI MATlLDE | 02-04-1938 | 12-02-1945 | FERITA DA SCHEGGIA | |
GALLI ANGELO | 22-04-1880 | 04-05-1945 | SCOPPIO DI MINA
La famiglia Galli coltivava il podere “Benefezi” (Beneficio, sito nella parrocchia della Serra), di proprietà della famiglia Costa-Archi. I Galli erano provvisoriamente sfollati nella casa di sotto, la “Gagliè” (sempre alla Serra). (si ringraziano Lucia Galli e Gianpiero Landi) |
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GALLI PASQUALE | 23-05-1920 | 04-05-1945 | ||
GAMBI FRANCESCO ANGELO | 17-02-1880 | 16-01-1945 | FERITA DA SCHEGGIA | |
GEMINIANI CELSA | 17-01-1921 | 17-12-1944 | SOFFOCAMENTO DA CROLLO ECCIDIO DI VILLA ROSSI Fotografia conservata presso la Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” di Castel Bolognese |
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GENNARINI MARIA in Salvini |
01-02-1878 | 17-03-1945 | FERITA DA SCHEGGIA | |
GENTILINI EDOARDO fu Attilio |
07-05-1925 | 15-12-1944 |
BOMBARDAMENTO AEREO Ferroviere, nativo di Imola, risiedeva a Castel Bolognese. Sfollò da Castel Bolognese a Casalfiumanese, assieme alla madre e alla sorella Maria, per evitare di essere reclutato dai tedeschi che impiegavano giovani e meno giovani per pericolosi lavori di utilità militare. Si rifugiò presso il Molino di sotto dove lo zio Giacomo Gentilini era mugnaio. Dopo varie peregrinazioni, i componenti della famiglia si separarono: Maria e la madre tornarono a Castello dopo che erano state avvisate che la loro casa era stata saccheggiata, mentre Edoardo preferì rimanere presso lo zio paterno. Il giorno 15 dicembre, mentre presso il Molino era presente un gruppo di tedeschi, il Molino fu bombardato e una bomba centrò in pieno il rifugio dove i Gentilini si nascondevano. Mentre i tedeschi rimasero indenni, la famiglia Gentilini fu sterminata: morirono Edoardo e il cugino Oreste (furono ritrovati abbracciati), lo zio Giacomo (il suo corpo non fu mai ritrovato, se si eccettua qualche capello) e la zia Maria Pini. Nella tragedia morirono anche tre componenti della famiglia del macellaio che viveva nei pressi e che utilizzava lo stesso rifugio, mentre un quarto componente si salvò miracolosamente. (si ringrazia Maria Gentilini per la fotografia e la testimonianza) |
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GENTILINI PIETRO | 24-07-1924 | 18-06-1945 |
SCOPPIO DI MINA Nato a Riccione, si stabilì a Castel Bolognese nella seconda metà degli anni ’30 e frequentò nella vicina Imola le scuole tecniche “Alberghetti”. (si ringrazia Enzo Gentilini per la fotografia e la testimonianza) |
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GIACCHETTO OSCAR | 06-01-1927 | 01-02-1945 | SCOPPIO DI MINA
(si ringrazia Amabile Giacchetto per la fotografia) |
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GIBERTI CARLO | 26-11-1914 | 05-09-1944 | RAPPRESAGLIA TEDESCA
Originario di Pozzuolo Martesana (MI). |
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GOTTARELLI LEDA | 20-02-1900 | 17-12-1944 | MINA
Fotografia conservata presso la Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” di Castel Bolognese |
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GUIDI ALBA | 13-09-1923 | 20-12-1944 |
SCOPPIO DI MINA Sulla sua tomba, nel 1946, la mamma Giovanna Budini fu autorizzata a porre la seguente epigrafe: “ALBA GUIDI La mamma” (testo tratto dall’Archivio del cimitero comunale) (fotografia tratta dall’Archivio fotografico di Stefano Borghesi) |
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GUIDI ARMANDO | 16-05-1877 | 30-03-1945 |
FERITA DA SCHEGGIA Maniscalco (aveva la bottega in via Rondanini), era rifugiato nelle cantine di palazzo Mengoni. Morì in seguito a ferite riportate nelle vicinanze del torrione dell’ospedale mentre passeggiava prima di andare a recuperare, come da abitudine, un piatto di minestra dal fratello e dalla nipote Iosette, rifugiati nelle cantine di via Gottarelli (per la fotografia si ringrazia Iosette Guidi) |
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GUIDI FRANCESCO | 22-03-1922 | 02-01-1945 |
SCHEGGIA Sulla sua tomba, nel 1946, la mamma Giovanna Budini fu autorizzata a porre la seguente epigrafe: “FRANCO GUIDI La mamma” (testo tratto dall’Archivio del cimitero comunale) (fotografia tratta dall’Archivio fotografico di Stefano Borghesi) |
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GUIDI SANTE | 08-06-1895 | 25-12-1944 |
FERITA DA SCHEGGIA Padre di Alba e Francesco Guidi Sulla sua tomba, nel 1946, la moglie Giovanna Budini fu autorizzata a porre la seguente epigrafe: “SANTE GUIDI La moglie” (testo tratto dall’Archivio del cimitero comunale) (fotografia tratta dall’Archivio fotografico di Stefano Borghesi) |
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