Vittime civili: lettere H-M
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Fotografia | Nome e cognome | Data di nascita | Data di morte | Causa della morte/notizie varie |
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LAMA GIUSEPPE | 27-12-1872 | 17-12-1944 | SOFFOCAMENTO DA CROLLO ECCIDIO DI VILLA ROSSI Fotografia conservata presso la Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” di Castel Bolognese |
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LAMA NELLO | 20-10-1915 | 17-12-1944 | SOFFOCAMENTO DA CROLLO ECCIDIO DI VILLA ROSSI Fotografia conservata presso la Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” di Castel Bolognese |
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LAMA SANTINA | 06-08-1924 | 17-12-1944 | SOFFOCAMENTO DA CROLLO ECCIDIO DI VILLA ROSSI Fotografia conservata presso la Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” di Castel Bolognese |
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LANZONI GIOVANNI | 25-07-1870 | 09-12-1944 | BOMBARDAMENTO AEREO (SOFFOCAMENTO DA CROLLO) Grazie agli appunti di Pietro Costa sul verso di una fotografia di gruppo, abbiamo potuto “isolare” il volto di Giovanni Lanzoni, mediatore di vini. |
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LEGA ALDO | 17-03-1906 | 03-12-1944 | FERITA DA SCHEGGIA | |
LINARI DELMO (o Adelmo) |
07-12-1912 | 24-03-1946 | INVESTIMENTO DA AUTOMEZZO MILITARE
Residente in via Borello 22, morì a Imola in via Emilia levante 1. E’ sepolto nel cimitero del Piratello di Imola. “Schiacciato da un’auto contro il parapetto d’un ponte Ieri mattina verso le 10,30 una macchina alleata guidata da militari polacchi, nel tentativo di sorpassarne un’altra che la precedeva, investiva il colono Adelmo Linari di 39 anni [sic!], da Castelbolognese, che si dirigeva in bicicletta verso Imola. |
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LIVERANI ARIOVISTO | 01-01-1910 | 18-02-1945 |
FERITA DA SCHEGGIA DI GRANATA Componente volontario civile dell’U.N.P.A. nella squadra comandata dal suocero Arnaldo Cavallazzi, rimase ferito il 17 febbraio 1945 durante un giro di perlustrazione. |
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LIVERANI GIUSEPPE di Tomaso |
08-04-1939 | 24-07-1951 |
SCOPPIO DI ORDIGNO Della sua morte riferisce il Giornale dell’Emilia del 25 luglio 1951: “Un bimbo muore straziato dallo scoppio di un residuato bellico Ancora una vittima innocente dovuta a residuati bellici sparsi tuttora nei campi dei nostri laboriosi contadini; ancora una famiglia che non sa capacitarsi della nuova sciagura che l’ha colpita, chè già troppo provata dalla guerra, nella quale ben cinque dei suoi componenti lasciarono tragicamente la vita durante l’interminabile sosta del fronte sul Senio. (si ringrazia Carlo Liverani per la fotografia) |
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LIVERANI LUIGI | 23-05-1887 | 07-11-1945 |
SCOPPIO DI MINA Della sua morte riferisce Il Socialista del 22 novembre 1945 “Liverani Luigi del fu Carlo di anni 58 da Castel Bolognese si recava lungo il fiume Senio per far legna. Poco dopo la figlia Emilia di anni 23, udendo uno scoppio provenire dalla direzione del Senio, allarmata si portava al fiume a chiamare a gran voce il padre non ricevendone risposta. In uno stato di angosciosa agitazione si metteva alla ricerca del genitore e finalmente dopo due ore lo rinveniva in una macchia di arbusti orrendamente sfracellato dallo scoppio di una mina in cui il disgraziato era incappato”. |
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LIVERANI MARIA | 01-03-1896 | 12-02-1945 |
FERITA DA SCHEGGIA Sorella di Vincenzo Liverani (Binet), morì assieme al figlio Vincenzo Farolfi. Il 7 marzo successivo anche il marito Francesco Farolfi rimase vittima di una granata. |
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LIVERANI VINCENZO | 08-08-1908 | 11-02-1945 |
GRANATA Detto Binèt, risiedeva nella parrocchia della Pace. L’11 febbraio 1945, ultima domenica di Carnevale (in tempo di pace alla Serra si faceva una festa), si recò con la moglie Norina Tabanelli ed altri castellani alla “Rossetta”, la casa che ancora si trova sul lato sinistro della via Emilia, direzione Imola, dopo l’incrocio con la via Serra. (si ringrazia Carlo Liverani per la fotografia) |
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LIVERANI WALTER (PIETRO) | 26-09-1926 | 06-04-1945 | FERITA DA SCHEGGIA (Parrocchia di Casalecchio) Della sua morte parla il luttino distribuito nel giorno delle esequie solenni: “Il 6 aprile 1945 circa le 16, mentre nei pressi della sua casa si era attardato per qualche istante coll’amico Sergio Galavotti, che gli faceva osservare un ordigno di guerra trovato casualmente nel cortile, il giovane Pietro Liverani investito in pieno da grossa scheggia di granata lanciata d’oltre Senio cessava fulmineamente di vivere nella primaverile età di anni 19. Nessuno potrà mai dire lo schianto della mamma, del babbo e di tutti gli altri della famiglia chiamata sul luogo della tragedia dallo scoppio terribile e micidiale della granata infausta. La scena delle più terribili e raccapriccianti… Le carni verginali del casto giovane, straziate e maciullate dal ferro micidiale, sparse sul suolo e lanciate violentemente sul muro della casa, non lasciavano dubbio sulla fine di quel fiore delicato reciso in piena primavera. |
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LOMBARDI GIUSEPPE | 26-09-1923 | 04-05-1945 | SCOPPIO DI MINA
(si veda la scheda di Angelo Galli) |
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LUSA GIOVANNI | 24-06-1877 | 08-03-1945 | FERITA DA SCHEGGIA DI GRANATA
E’ sepolto nel cimitero di Faenza. |
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LUSA VINCENZO GUERRINO di Giovanni |
02-08-1917 | 16-12-1944 |
INCURSIONE AEREA morto a Castel Bolognese per ferite riportate nel bombardamento di Faenza del 19-11-1944 E’ sepolto nel cimitero di Faenza. |
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MAGNAGHI LUIGI | 1896 | 29-03-1946 |
SCOPPIO DI MINA Nato a Binasco, residente a Milano, morì nei pressi di via Emilia Ponente 3-via Rio Fantina. Il suo nome emerge per la prima volta da ricerche d’archivio. Della sua morte riferisce Il Giornale dell’Emilia del 31 marzo 1946: “Tragica sosta di un autotreno Sulla via Emilia, nei pressi di Imola, un autotreno della Cooperativa Autotrasporti Balconi con sede in Milano era costretto a fermarsi per avarie alle gomme. Erano a bordo Lino Mari, di Lagosanto Ferrarese, capo macchina, Domenico Corneliani, da Mantova, residente a Milano, aiuto autista, e Luigi Magnani [sic], di Carlo, di anni 50, nato a Binasco e residente a Milano in via Tartaglia 18. |
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MALVINI SERAFINA | 19-02-1862 | 01-11-1945 | FERITA DA SCHEGGIA DI GRANATA?
Della sua morte dovuta a una ferita di guerra si trova notizia sul registro dei defunti della parrocchia di San Petronio, mentre per l’anagrafe risulta morta per “senilismo”. |
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MARABINI VALENTINO | 28-11-1879 | 04-01-1945 |
FERITA DA SCHEGGIA DI GRANATA Risiedeva in viale Marconi nella zona in cui sorge attualmente la casa Tabanelli. Rimasto ferito il 29 dicembre 1944, fu trasportato all’Ospedale di Castel Bolognese, ma morì a causa di una grave infezione della ferita. (si ringrazia Olga Tampieri per la testimonianza) |
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MARCHI GUIDO | 01-07-1900 | 17-12-1944 |
FUCILAZIONE Della sua morte si parla in una lettera inviata dal Sindaco del Comune di Castel Bolognese al Comitato Nazionale Pro Vittime Politiche, Sottocomitato Regionale Emilia Romagna in data 8 agosto 1946: (Archivio Storico Comunale di Castel Bolognese, busta 211) |
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MARTELLI ANGELO fu Luigi |
23-08-1868 | 14-12-1944 (o 16-12?) |
SCOPPIO DI GRANATA O DI MINA a Tebano? (elenco di Faenza)Sepolto a Faenza, nel 1961 i suoi resti furono traslati al cimitero di Castel Bolognese per essere sepolti nella tomba del nipote Giuseppe Martelli (detto Fafina), ciabattino di Biancanigo. |
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MARTELLI ANNA | 03-07-1859 | 11-05-1945 |
FERITA PER CROLLO DI CASA Morì in seguito alle ferite riportate durante il bombardamento de “La Palaza” avvenuto il 29 gennaio 1945 (si ringrazia Anna Conti per la fotografia) |
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MARTELLI FRANCESCO | 26-04-1904 | 06-01-1945 | SCOPPIO DI GRANATA
E’ sepolto nel cimitero di Casanola |
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MARTELLI FRANCESCO | 22-07-1879 | 28-08-1944 | SINCOPE CARDIACA PER BOMBARDAMENTO AEREO Detto Magì d’Furlot, viveva nel podere Maciaza, la cui casa era, allora come oggi, lungo la ferrovia poco prima di arrivare all’ex passaggio a livello della via Lughese, lato monte. (da una testimonianza orale della nipote Emilia Martelli) |
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MARTELLI GASPARE fu Mario |
15-04-1918 | 19-12-1944 | SCOPPIO DI GRANATA (elenco di Faenza) (si ringrazia Carlo Bruni per la fotografia) |
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MARTELLI RAFFAELE | 21-08-1885 | 06-12-1944 |
FERITE DA SCHEGGIA DI GRANATA La famiglia di Raffaele Martelli, residente in via Faenza 16 (oggi Via Emilia Levante 346), a inizio dicembre 1944 ebbe dai tedeschi (sino a quel momento molto tranquilli) l’ordine di sgombero, assieme ad altre persone. Molti si rifugiarono nelle cantine della vicina casa Bosi. Martelli e la moglie resistettero allo sgombero per continuare ad occuparsi del loro bestiame e mandarono i figli Pierina e Francesco a rifugiarsi presso parenti residenti in Borgo. Solo di sera si recavano nelle cantine Bosi a pernottare. La sera del 6 dicembre 1944, all’ingresso del rifugio, Raffaele fu colpito alla testa da una scheggia che gli asportò parti del cranio e del cervello (che furono ritrovate solo alcuni giorni dopo nel cortile). La moglie, pochi metri avanti a lui, rimase illesa e si accorse solo dentro al rifugio che il marito non era dietro di lei e tornò fuori, trovandolo in una pozza di sangue. Raffaele Martelli fu una delle prime vittime civili e fu sepolto provvisoriamente nell’orto dell’Ospedale civile. (si ringrazia Pierina Martelli per la testimonianza e per la fotografia) |
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MARTINI FRANCA | 24-10-1936 | 12-03-1945 |
FERITE DA SCHEGGIA Morì al bosco del podere Borgo, non lontano dal fondo “Musslena” (Mussolina), parrocchia di Campiano, dove si era rifugiata assieme alla famiglia e a molte altre persone. (si ringrazia Imelde Martini per la fotografia) |
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MARTINI SILVANA | 09-06-1934 | 12-03-1945 |
FERITE DA SCHEGGIA Rimasta ferita al bosco del podere Borgo, non lontano dal fondo “Musslena” (Mussolina), parrocchia di Campiano, dove si era rifugiata assieme alla famiglia e a molte altre persone, morì in ospedale ad Imola. (si ringrazia Imelde Martini per la fotografia) |
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MASSARI PAOLO | 29-03-1873 | 28-12-1944 | FERITE DA SCHEGGIA
(si ringrazia Rossella Massari per la fotografia) |
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MASSARI TERZO di Paolo |
12-08-1908 | 18-12-1944 | FERITA DA GRANATA
(si ringrazia Rossella Massari per la fotografia) |
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MATTIOLI FRANCESCO | 10-09-1879 | 05-04-1945 |
FERITE DA SCHEGGIA Figura molto popolare, in quanto era uno dei due vetturini in attività in paese. Soprannominato Ceschi, risiedeva in via Amonio. Morì nelle cantine dell’Ospedale civile. Il figlio Violante morì militare in Africa nel 1940. (si ringrazia Carmen Mattioli per la fotografia) |
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MAZZANTI EUGENIO | 13-11-1937 | 25-01-1945 | DIFTERITE
E’ sepolto nel cimitero di Castelnuovo, parrocchia in cui risiedeva. Al manifestarsi dei primi malesseri i familiari pensarono di trasportarlo all’ospedale di Imola, ma fu loro impedito dai soldati tedeschi, che sospettavano che qualcuno dei Mazzanti svolgesse attività partigiana. Eugenio fu così sommariamente visitato da un militare tedesco che non diagnosticò la difterite. Qualche tempo dopo, essendo peggiorata la situazione, il bambino fu fatto visitare da un medico tedesco, che capì la gravità della malattia e consigliò il padre di Eugenio di recarsi immediatamente a Imola a procurarsi le medicine necessarie alla cura, nella speranza che non fosse già troppo tardi per intervenire. Poche ore dopo, però, il bimbo spirò. (da una testimonianza di Guerrino Mazzanti, cugino di Eugenio) |
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MAZZARA DIONISIO | 1901 | 02-09-1944 |
RAPPRESAGLIA DI FELISIO Operaio, partigiano della Brigata “Celso Strocchi” Divisione “Garibaldi” Ravenna |
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MAZZETTI FERNANDA | 1909 | 03-01-1945 |
COLPITA DA FUCILATA Era una delle ragazze dell’Istituto donne cieche di Bologna, tutte sfollate a Biancanigo. Dopo essere scampate all’Eccidio della Villa Rossi si rifugiarono nella canonica della parrocchia di Biancanigo. La mattina del 3 gennaio Fernanda Mazzetti, dopo essersi lavata il viso, si mise inavvertitamente ad asciugarsi con un asciugamani bianco dinanzi ad una finestra aperta. All’esterno il gesto fu interpretato come un segnale in codice e in lontananza partì una fucilata che la centrò in un occhio, uccidendola all’istante. (da una testimonianza orale di Giuseppe “Nicio” Marabini) Nel 1952 i suoi resti furono traslati nel cimitero di Casalecchio di Reno. |
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MAZZOTTI ARMANDA | 19-09-1909 | 02-05-1945 | INVESTITA DA MEZZO MILITARE | |
MERENDA CESARE fu Angelo |
16-06-1877 | 30-04-1945 | SCOPPIO DI MINA
Rimase ferito il 12 aprile 1945, giorno della Liberazione. Trasportato all’ospedale castellano dai volontari del Pronto soccorso, fu poi trasferito a Faenza, dove morì il 30 aprile successivo. Al momento non è stato possibile scoprire il luogo di sepoltura. |
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MERENDA GIOVANNA | 29-11-1944 | 29-11-1944 |
La storia di Giovanna Merenda, bimba nata e subito morta, rende drammaticamente l’idea della situazione precaria in cui nascevano i bimbi durante l’inverno 1944-45. E’ doveroso ricordare questa bimba e, con lei, anche i vari neonati morti a causa delle condizioni difficili in cui si trovavano a vivere, essendo rinchiusi nelle cantine. (si ringrazia Maria Cristina Merenda per la testimonianza) |
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MINARDI GIOVANNA in ERANI |
07-02-1905 | 25-08-1944 | MITRAGLIAMENTO morta a San Lazzaro (Bologna) |
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MINGAZZINI MARIA in MORARA |
11-10-1910 | 12-04-1945 |
FERITA DA SCHEGGIA Il giorno della Liberazione le famiglie Morara e Marabini si incamminarono verso Biancanigo per far ritorno nelle proprie case. I Morara vivevano alla Capanna, la casa che tuttora si incontra uscendo da Castel Bolognese pochi metri prima di arrivare al Camerone, dove oggi come allora vive la famiglia Marabini. |
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MINGAZZINI MARIA TERESA | 11-02-1895 | 17-12-1944 | MINA ECCIDIO DI VILLA ROSSI Fotografia conservata presso la Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” di Castel Bolognese |
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MINZONI DOMENICO fu Mario |
16-04-1916 | 23-06-1945 |
SCOPPIO DI MINA morto a Faenza (?) “Un morto e due feriti per scoppio di mine nel faentino (fotografia tratta dall’Archivio fotografico di Stefano Borghesi) |
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MINZONI GIOVANNI | 21-03-1925 | 03-02-1945 |
SCOPPIO DI GRANATA Fratello di Domenico Minzoni, rimase ferito, probabilmente, il 12 gennaio 1945. Il 16 gennaio fu trasferito a Bologna assieme ad altri feriti gravi. Il 3 febbraio morì all’Ospedale Rizzoli di Bologna e fu sepolto provvisoriamente in quella città grazie all’interessamento di alcuni castellani là residenti, fra i quali Mario Santandrea e Romolo Tosi (fotografia tratta dall’Archivio fotografico di Stefano Borghesi) |
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MISIROCCHI ROSA | 28-10-1864 | 05-01-1945 | FERITA PER CROLLO DI CASA
Nativa di Russi, era vedova di Luigi Babini. Morì in via Casanola 12. Fino al 1956 era sepolta nel cimitero di Casalecchio; attualmente è sepolta nel cimitero di Prada |
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MONACHESI SERAFINO | 1880 | 09-01-1945 |
FERITA DA SCHEGGIA Residente a Bologna, morì in via Casolana n. 30 assieme alla moglie Margherita Tattoni. I loro nomi emergono per la prima volta da ricerche d’archivio. Sono sepolti nel cimitero di Castel Bolognese |
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MONARI ERNESTA vedova Nicoletti |
25-05-1889 | 20-12-1944 |
SCOPPIO DI GRANATA Fu ricoverata in Ospedale il 10 dicembre 1944, dove morì 10 giorni dopo. “MORTE PER TETANO N.B. nell’archivio del cimitero comunale risulta morta per cause naturali E’ sepolta nel cimitero della Certosa di Bologna. |
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MONTANARI GIOVANNA (o anche Angela) |
30-03-1890 | 17-12-1944 | SOFFOCAMENTO DA CROLLO ECCIDIO DI VILLA ROSSI Fotografia conservata presso la Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” di Castel Bolognese |
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MONTANARI GIOVANNI | 16-08-1892 | 17-12-1944 | SOFFOCAMENTO DA CROLLO ECCIDIO DI VILLA ROSSI Fotografia conservata presso la Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” di Castel Bolognese |
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MONTANARI LIDIO | 09-09-1937 | 17-12-1944 | SOFFOCAMENTO DA CROLLO ECCIDIO DI VILLA ROSSI Fotografia conservata presso la Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” di Castel Bolognese |
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MONTANARI NICOLA | 30-09-1930 | 17-12-1944 | SOFFOCAMENTO DA CROLLO ECCIDIO DI VILLA ROSSI Fotografia conservata presso la Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” di Castel Bolognese |
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MONTANARI SERAFINO | 07-02-1932 | 17-12-1944 | SOFFOCAMENTO DA CROLLO ECCIDIO DI VILLA ROSSI Fotografia conservata presso la Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” di Castel Bolognese |
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MONTANARI UBALDO | 24-08-1920 | 18-07-1945 |
SCOPPIO DI MINA Risiedeva nella parrocchia della Pace. |
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MONTEVECCHI GIUSEPPE | 02-09-1890 | 20-03-1946 |
SCOPPIO DI MINA Della sua morte riferisce “Il Socialista” del 28 marzo 1946: E’ sepolto nel cimitero di Faenza. |
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MONTUSCHI SEBASTIANO | 08-02-1924 | 03-01-1945 |
SCHEGGIA DI BOMBA AEREO Viveva in via Borello, parrocchia di Castelnuovo. Da militare, dopo l’8 settembre 1943 tornò a casa a piedi proveniente da Monfalcone. Il 3 gennaio 1945, mentre faceva legna per i tedeschi, rimase ucciso da una scheggia che lo trapassò entrando dalla schiena e uscendo dal petto. Vicino a casa Montuschi erano posizionati alcuni cannoni tedeschi, obiettivo del bombardamento aereo. La madre di Sebastiano, udendo gli aerei in lontananza, disse al figlio di tornare in casa, ma egli preferì ultimare il lavoro a cui era intento. (si ringrazia Francesca Montuschi per la fotografia e la testimonianza) |
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MORARA ASSUNTA | 16-03-1936 | 23-04-1945 |
SCOPPIO DI MINA A guerra finita i Marabini del Camerone di Biancanigo trovarono nella cantina della Capanna, la casa abitata dai Morara, sita a pochi metri dal Camerone, un pianoforte che precedentemente era stato depositato a casa loro dalle “cieche di Bologna” e che, a differenza di quello di loro proprietà, era scampato incredibilmente alla distruzione. Pochi giorni dopo la Liberazione (e la tragica morte di Maria Mingazzini in Morara), Nicio Marabini, anche per provare a rallegrare il clima, sperimentò l’integrità dello strumento suonando il motivo “Petit montagnard”. Il pianoforte fu lasciato ancora in deposito alla Capanna, dato che i Marabini non avevano modo di trasportarlo a casa finchè non fosse stato ricostruito il ponticello sul canale che consentiva l’accesso al Camerone. |
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MORARA AUGUSTO | 18-08-1933 | 23-04-1945 | ||
MORGANTI GIULIANO (o Giulio) |
07-01-1885 | 01-11-1945 |
SCOPPIO DI MINA Dimorante nella parrocchia di Campiano, mentre stava zappando nel suo podere, veniva colpito dall’esplosione di una mina che gli dilaniava la regione parieto-occipitale destra. Moriva nell’Ospedale di Faenza poche ore dopo l’incidente. |
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MORIGLIONE ARMANDO (o anche Moriglioni) |
14-07-1874 | 11-03-1945 |
SCOPPIO DI GRANATA morto a Castel Bolognese; sfollato, residente a Faenza (?). E’ sepolto nel cimitero di Faenza. |
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MORINI EZIO | 27-03-1944 | 29-09-1950 |
FERITE MULTIPLE SCHEGGE La guerra aveva duramente provato la famiglia del piccolo Ezio Morini, nato a Brisighella nel 1944. Il padre Luigi era morto il 31 gennaio 1945 (dopo che Brisighella era già stata liberata) saltando su una mina; la madre invece era deceduta in seguito ai disagi ed alle prove del periodo bellico. Del piccolo Ezio si occuparono così la nonna, gli zii e le zie. Partito da Fognano e accolto da qualche tempo presso la famiglia dello zio di Casalecchio, il giorno 29 settembre 1950, mentre stava giocando con alcuni coetanei, trovò una straziante morte a causa di un residuato bellico. Uno stesso fatale destino lo accomunò al padre Luigi. (dal luttino distribuito il giorno dei funerali) |
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MORINI FRANCESCO | 11-06-1875 | 04-12-1944 | FERITA DA SCHEGGIA
Originario della parrocchia della Serra, è sepolto nel cimitero del Piratello di Imola |
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MOSCHETTI PIERINO | 17-01-1916 | 15-12-1944 | FERITA DA SCHEGGIA DI AEREO | |
MUCCINELLI FRANCESCO di Ernesto |
27-07-1911 | 16-12-1944 |
SCOPPIO DI GRANATA Morì nella casa di via Savoie n. 2, sita nel comune di Solarolo Indicato col nome di Ernesto ne “Le cronache castellane” di Oddo Diversi |
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