8 maggio 1988: a Casalecchio la prima Festa del ritorno
(introduzione) C’ero anche io quella domenica, a Casalecchio, alla Festa del ritorno. D’altronde mio padre era un “casalecchiese” lontano (un paio di chilometri…), essendo cresciuto in quella parrocchia e avendo svolto servizio come chierichetto alla fine della guerra: Oreste Olivi mi ha raccontato che quando si erano sposati i suoi genitori, mio padre aveva servito alla messa di nozze, celebratasi nell’Oratorio Ginnasi dato che la chiesa di Casalecchio era stata completamente distrutta.
La festa del ritorno si tenne l’8 maggio 1988, forse organizzata da don Armando anche sull’onda del successo del raduno dei “Burdell d’la Pés prèma d’la Guèra“, tenutosi il 20 settembre 1987 nella attigua parrocchia della Pace.
Ricordo che fu veramente una festa gioiosa e mio padre aveva rivisto tante vecchie conoscenze.
Da un numero di Vita Castellana uscito più in là nel 1988 vi proponiamo un resoconto della festa, scritto da un parrocchiano, e una “sbiadita” fotografia, sperando che la pubblicazione di questo ricordo faccia uscire tante fotografie dai cassetti dei casalecchiesi vicini e lontani. (Andrea Soglia)
“… Perché la gente si voglia bene come in questo giorno … Grazie” questa semplice ma significativa frase è una delle tante che un ex parrocchiano ha voluto scrivere con gioia ed entusiasmo sul libro-ricordo di Casalecchio.
A lui e a tanti altri infatti l’8 maggio u.s. la comunità parrocchiale di Casalecchio ha voluto dedicare un momento di serenità offrendogli la possibilità di riabbracciare tanti cari amici che da tempo non rivedeva.
Che gioia sentire e vedere quelle strette di mani, le grida sommesse di stupore, gli sguardi che si cercavano come per dire: “non mi riconosci, sono…”. La festa ha avuto inizio nel primo pomeriggio con la celebrazione di una S.S. Messa celebrata da Don Carlo (Dal Pane), il quale sebbene influenzato non ha voluto mancare a questo appuntamento. Nell’omelia egli ha sottolineato l’importanza che hanno queste “semplici e innocenti” iniziative in quanto si contrappongono agli episodi innumerevoli e violenti che quotidianamente sconvolgono la società ed il mondo intero.
La cerimonia ufficiale è continuata con un altro saluto e ringraziamento formulato da Reginaldo Dal Pane il quale ha letto una simbolica “zirudela” che così cominciava: “… Per molte strade siam qui arrivati, nella terra che ci diede i natali, dall’esimio don Armando invitati alla cena che estingue immensi mali…” Proprio a lui, a Don Armando Massari, devono andare gli elogi per aver fortemente voluto questa festa.
I parrocchiani hanno magnificamente e largamente contribuito alla parte economica ed organizzativa.
L’andamento meteorologico, che tanto preoccupava, è stato fin troppo mite, il che ha permesso a circa 500 persone di affluire con gioia e allegria all’incontro. Il “simpatico Bruno” conduttore di Radio Santerno, rallegrava la platea con le “sue” musiche e qualche battuta veramente spiritosa.
Le encomiabili parrocchiane non si sono mai fermate un attimo offrendo ciambella, paste, panini, pizzette e ogni altro ben di Dio.
I priori da parte loro non erano da meno offrendo vino e bevande a volontà.
C’è stata infine la tanto attesa lotteria, ricca di 5 magnifici premi.
La felicità, l’allegria, la delusione o amarezza di non aver vinto si mescolavano fra loro in una magica atmosfera. Infine i saluti e gli arrivederci, gli abbracci, ed ognuno di noi con l’animo e nelle mani una bellissima fotografia ricordo (con dedica) della Maria Auxilium Cristianorum venerata nella chiesa di Casalecchio, è rientrato a casa..
Che altro dire:
Grazie a tutti ed arrivederci a presto.
Un parrocchiano
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