Le zitelle alla dote: una tradizione veliterna risalente ai tempi del card. Domenico Ginnasi

di Paolo Grandi

A Velletri, il cardinale Domenico Ginnasi, nella Cappella oggi dedicata al Sacro Cuore di Gesù in Cattedrale, nel 1638 fondò la Confraternita del Suffragio, che estraeva quattro doti l’anno il 12 Marzo, giorno della festa di San Gregorio mandando le ragazze in processione a Pentecoste, mentre la Confraternita della Pietà a Santa Maria in Trivio estraeva doti mandando in processione le ragazze alla Madonna in Via Lata, fuori le mura della città. Anche l’ Arciconfraternita di Maria SS.ma del Gonfalone estraeva un numero imprecisato di doti, questo fino a quando non dovette usare quei fondi per ricostruire la chiesa crollata per un terremoto, riprendendo poi ad estrarre doti almeno fino agli anni venti del novecento. Ma il più importante benefattore delle ragazze povere a Velletri, fu Salvatore Scandelloni, Canonico del Capitolo della Cattedrale, che lasciando legati nel suo testamento 7.500 istituì il più cospicuo sussidio dotale in città, un altro benefattore fu Nicola Antonio Gregni con i suoi 60 scudi lasciati in deposito al Sacro Monte di Pietà Ginnasi istituì due doti l’anno da estrarre a turno dalle parrocchie cittadine.
Naturalmente per avere questi benefici bisognava eccellere nel catechismo e partecipare alla processione del SS.mo Salvatore che fino al 1954 si svolgeva la sera del 14 Agosto fino a Santa Maria in Trivio e la mattina seguente si riportava l’antica icona in Cattedrale.
Le ragazze risultate vincitrici delle doti ricevevano in date stabilite la “polizza” che mettevano in una borsa di tela bianca che portavano in processione legata ad un fianco, il loro vestito, candido, era realizzato con la stoffa che veniva consegnata loro all’atto dell’assegnazione del beneficio. Tali distribuzioni sono andate avanti sino alla seconda guerra mondiale.
Nel 1989 alcuni cultori di storia veliterna pensarono di riscoprire questa importante pagina di storia cittadina, fondando il gruppo in costume “Le zitelle Velletrane” e così ricostruendo le vicende delle doti, dalla rievocazione storica della candidatura alla dote, fino alla partecipazione alla Processione della Madonna della Carità ogni 2 settembre. Dal 2006 il gruppo ha ricevuto in dono un prezioso medaglione con l’effige della Madonna delle Grazie, realizzato dallo scultore Giuseppe Cherubini nel bicentenario del patrocinio della Vergine sulla città. Il medaglione viene indossato nelle processioni dalla Priora, cioè quella ragazza che convolerà a nozze entro l’anno.
Le Zitelle alla dote, oggi non indossano più quella candida veste, ma dei preziosi costumi fedelmente replicati sulla scorta delle stampe e delle incisioni giunte fino a noi dal XIX secolo. Questi preziosi abiti sono stati realizzati con la consulenza iconografica e storica del Prof. Clemente Marigliani dalla costumista Marina Sciarelli e rappresentano il più grande patrimonio del gruppo che si definisce appunto di costume.
Il 24 Febbraio scorso si è svolto il primo degli appuntamenti legati alla rievocazione storica della Zitella alla Dote 2024, che non è solo una pura rievocazione storica: ad essa è legata una vera propria somma in denaro che ogni anno viene erogata. In quella serata sono state aperte le candidature e le ragazze hanno potuto porre il memoriale nel quale, esprimendo la loro volontà di candidarsi, hanno dichiarato di avere tutti i requisiti necessari: la fede cattolica, essere nubili e di avere un’età tra i 18 e i 30 anni. Il prossimo 15 marzo l’urna sarà sigillata e successivamente una Commissione all’uopo nominata secondo il regolamento approvato all’epoca della rievocazione provvederà all’esame delle candidature, a stabilire il numero delle doti da estrarre in base alle risultanze dei memoriali determinando anche la somma per ogni una di esse, riservandosi anche di non assegnarne qualora il numero delle candidate fosse esiguo o non si ravvisi la sussistenza dei requisiti richiesti. Dopodiché la Commissione formerà “i bollettini”, praticamente bigliettini col nome delle candidate, che introdurrà nella bussola per l’estrazione. Il 25 marzo la Commissione procederà all’estrazione pubblica della Zitella 2024. Alla Zitella estratta in una seconda occasione pubblica verrà affidato uno degli abiti storici di Velletri che dovrà indossare nella processione della Madonna delle Grazie (4 Maggio 2024) e nella processione della Madonna della Carità (7 Settembre 2024) e negli eventi a cui il gruppo può essere invitato durante l’anno. La Zitella potrà continuare ad indossare l’abito storico che resterà proprietà del gruppo di costume qualora desideri restare a far parte dello stesso. La Zitella, una volta assolti gli impegni richiesti dal regolamento riceverà poi la dote mediante una cerimonia pubblica in luogo ora e data ancora da stabilire.
È bello pensare che dietro a questa bella iniziativa vi sia un po’ di Castel Bolognese, grazie all’attività benefica del cardinale Domenico Ginnasi.
Infine, nella Cattedrale di Velletri, oltre alla Cappella del sacro Cuore, già descritta in altra parte, è pure conservato il busto di San Clemente papa ordinato sempre dal card. Ginnasi e realizzato da Giuliano Finelli (Carrara 1602 – Roma 1653) allievo del Bernini, nel quale possiamo riconoscere le fattezze dello stesso cardinale. Purtroppo con i bombardamenti della seconda guerra mondiale è andata distrutta la Cappella Ginnasi, sempre in Cattedrale, affrescata da Caterina.

Si ringrazia la Fondazione Museo Luigi Magni e Lucia Misirola per le fotografie

 

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